Questo blog è mio!
Il diritto di un blog di dire che le cose dovrebbero finire nel rispetto di chi potrebbe sentirsi offeso ... si presume.
Ma dal dirlo al farlo c'è molta strada da fare, non solo perché il web non è regolamentato in questo senso, ma anche perché i confini internazionali non esistono; pertanto, legislazione e moralità sono complesse da conciliare. Mentre in un Paese è libertà di espressione dire “Il sindaco è corrotto”, in altri per quella frase ti portano in tribunale per diffamazione a meno che tu non abbia le prove.
Per strada era facilissimo dire “questa bocca è mia”, sul web non è così semplice perché un commento soggettivo può rimanere impresso per sempre negli occhi di utenti, consumatori… e motori di ricerca. Il caso del ragazzo del blog”Che carino passa” ha portato un enorme contraccolpo nella blogosfera, dopo essere uscito allo scoperto dicendo in tutta sincerità quanto fosse pessimo il servizio di hosting di Dattatec.
Succede che la società gli abbia mandato un cappello di quelli che gli avvocati sanno fare, assicurandogli che se non farà gli adeguamenti al posto, procederanno sicuramente contro di lui legalmente. Molti potrebbero lamentarsi sostenendo il diritto alla libertà di espressione e incoraggiarlo a strapparsi i vestiti di fronte all'intera comunità ... compresi il sacco e la cenere sulla sua testa in modo che la grande azienda impari la lezione.
Da parte mia, ricordo solo che tempo fa ho scritto sul blog di un amico che ha avuto molte visite ma il suo contenuto era solo satira diretta alla classe politica del suo paese. Un giorno è arrivato un commento di un avvocato che ci ha assicurato che ci avrebbe denunciato e che abbiamo mostrato le nostre facce perché abbiamo usato pseudonimi. Per qualche tempo l'amico è stato costretto a rivendicare il suo diritto alla libertà di espressione, fino a quando l'avvocato è riuscito a utilizzare semplici thread di Google nei suoi termini di servizio, dove afferma che un blog non può abusare di contenuti degradanti.
Non so come l'abbia fatto, ma Google ha sentito l'avvertimento e ha cancellato il blog (alloggiava in un blogger) ... e ha anche vietato il suo account AdSense.
Sì, la tua bocca è la tua, anche il tuo blog. Se riesci a evitare un problema avrai più tranquillità ... e se sei sicuro di affrontare le conseguenze, dai vento ... anche passare attraverso quelle penalità porta visitatori 🙂
Buona fortuna amico